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Marco Molteni:
Sound designer , sound engineer e studio owner.

giovedì, settembre 27, 2012

Il PUNK deve essere stra-compresso !

Ehm....no. 

Anzi, questa è una cazzata gigantesca

E non lo dico io , che sono della sperduta Carugo, lo dicono i GREEN DAY (e il loro mastering engineer)


Esatto. I Green Day hanno rimasterizzato alcuni dei loro vecchi album perchè troppo compressi, per lasciarli più dinamici. Come American Idiot ma anche il nuovo UNO!


Li hanno rimasterizzati con la tecnica del Mastering Dinamico, completamente in analogico. 

E oltre a questo li hanno fatti uscire su HDtracks.com in formato FLAC , 96khz (un album è a 192khz) e 24bit;
al posto dei classici 44,1Khz e 16 bit della qualità CD o dei 320kbit dell'MP3.
Il FLAC è un formato molto conosciuto ormai, detto LOSSLESS, cioè senza perdita di qualità, mentre l'MP3 è LOSSY, ovvero , perde di qualità rispetto al WAV.

Incredibile , hanno lasciati suonare i loro album più dinamici; Il Dynamic Range medio delle nuove release in HD è 10 , mentre quello dei CD è 5. 

DR10 è esattamente la media delle release che faccio qui al Mordecai Studio

 Questa è una svolta epocale nella musica in generale , e anche soprattutto nella musica indipendente. 

Tutto ciò diventerà un trend e non solo.


Domanda da un billione di euro : perchè hanno rimasterizzato i dischi per lasciarli più dinamici?
Perchè sta per essere approvato un decreto legge (parte dagli USA, ma sarà valido in tutto il mondo) che decide i livelli di Loudness per il broadcasting.
Ciò vuol dire che Apple, Microsoft, ogni radio e TV, Youtube e chi più ne ha più ne metta si adegueranno modificando i propri algoritmi di riproduzione.

Tradotto in linguaggio umano...

Le canzoni compresse e quelle dinamiche suoneranno allo stesso volume. Questo porterà un cambiamento nel gusto delle persone, tutti chiederanno il Mastering dinamico per i propri brani perchè una canzone dinamica suona meglio sotto ogni punto di vista di una canzone super-compressa. 

I fan chiederanno il Remastering dei dischi degli ultimi quindici anni! (e già sta succedendo)


Per ulteriori informazioni visitare www.mordecaistudio.it , sezione Dynamic Range.


Sinceramente non vedevo l'ora : Le mie urla nel buio stanno diventando sussurri nella luce.
More news coming soon... :)

lunedì, settembre 17, 2012

Ben Frost conquista Milano

Sabato è stata una giornata intensa, dopo ore passate in sala prove con i Kuadra (per la preproduzione del loro disco) mi sono catapultato a Milano , ho raggiunto amici e colleghi per un evento che è stato a dir poco spettacolare.

Per chi di voi non conosce Ben, vi posso dire che è un ragazzo australiano che vive in Islanda e ha collaborato con Bjork , Eno e Sigurosson.

In particolare la performance di Milano prevedeva 6 chitarre amplificate (tutte chitarre di un certo tipo come Fender Jaguar, Telecaster, Gibson...) con Marshall valvolari , Fender e Ampeg. Due ampli per tipo. 
In più c'erano 6 fiati microfonati con degli Electrovoice RE20 , di solito usati per la cassa della batteria ma in questo caso ottimi per via della loro proprietà di riduzione dell'effetto prossimità (aumento delle basse frequenze quando una fonte sonora è molto vicina al microfono).  
I fiati stavano dietro al mixer e in tondo, ad accerchiare il pubblico,  c'erano gli ampli.

Tutte le fonti sonore entravano nel mixer di Ben, che giostrava come un folletto delle foreste il sound complessivo : dalle attese inquietanti alle bombe sonore di basse frequenze.
In più con l'utilizzo di una vecchia versione di Ableton Live, il caro Ben, ci perforava le orecchie con piccoli cluster di synth a mò di battito in quattro quarti e verso la fine anche con dei bassi devastanti ( ad un certo punto guardavo il soffito per capire se doveva crollarmi addosso qualcosa o meno).
Il live è durato poco più di 50 minuti, durata breve ma favorevole al tipo di esperienza.

Quello che più mi ha stupito è stata la partitura. Esatto, nulla di improvvisato o comunque poco, visto che i fiati avevano la partitura e i cluster di synth partivano con sequenzialità.
Mi sono anche sentito orgoglioso di essere italiano per la prima volta quando ho visto uno dei chitarristi (italiano appunto) sanguinare dopo la performance. 


Ecco il video testimonianza :


 



Nota Bene : Ben era a piedi nudi in Stazione Centrale. 







martedì, settembre 04, 2012

Il duo MOTHELL come colonna sonora su VOGUE.IT

I MOTHELL decidono di sorprenderci ancora diventando la colonna sonora di un video realizzato da Alex Tacchi per Vogue.it.

Mix & Mastering del brano by Mordecai Studio.


To Enjoy Click Here:

MEDUSA